Per tante persone, il caffè non rappresenta una semplice abitudine, bensì un momento di piacere; ed è per questo che quando i medici lo impediscono, è difficile farne a meno!
Il caffè diminuisce gli stati di sonnolenza, ma può anche generare un ritardo nella comparsa del sonno, ciò può accadere sopratutto agli individui che sono poco abituati ad assumerlo; tante dosi possono provocare nervosismo, ansietà e difficoltà nel recupero del sonno. Per ridurre l'effetto stimolante della caffeina non occorre assumere il caffè lungo anziché ristretto, almeno che non sia stato allungato con sola acqua calda.
Il caffè lungo contiene più caffeina, infatti l'espresso del bar, per effetto della veloce preparazione (circa 15-25 secondi), rispetto al caffè fatto con la moka (tempi di contatto più di 3 minuti) ha meno caffeina. L'unica tipologia di caffè che non ha caffeina è il decaffeinato, che deve contenerne meno dello 0,1% se tostato o meno dello 0,3% se solubile, con riferimento alla sostanza secca. La caffeina è chiamata in causa della nascita di diversi effetti, che possono essere in parte positivi e in parte negativi, associata al consumo di caffè.
Se questa bevanda va presa ad elevate dosi, non è del tutto esente di effetti collaterali. Dosi inferiori ai 300 mg di caffeina al giorno sono tollerabili con la salute della maggior parte di soggetti adulti.
Gli effetti della caffeina
- Stimola la secrezione gastrica, biliare e salivare; quindi induce ad un effetto digestivo.
- Tuttavia, se questa bevanda è presa a digiuno, può provocare bruciori ed acidità di stomaco, reflusso gastroesofageo e esofagite.
- A piccole dosi diminuisce la frequenza cardiaca, causa dilatazione coronarica e broncodilatazione; per lo più può migliorare condizioni allergiche ed asmatiche.
- Può provocare aritmie, tachicardia e ipertensione.
- Migliora l'umore, l'attività psicomotoria, le prestazioni atletiche e la resistenza al sonno.
- Ha effetti ansiogeni causando tremori, insonnia ed eccitabilità.
- Ottimo coadiuvante nella terapia dell'obesità (effetto anoressizzante e termogeno)
- Favorisce la comparsa di osteoporosi e quadri anemici, diminuendo così l'assorbimento di calcio e ferro.
Gli effetti negativi
L'uso del caffè tradizionale va ridotto oppure sostituito con quello decaffeinizzato, in caso di:
- gastriti ipersecretive
- ulcera peptica
- ipercolesterolemia
- ipertensione arteriosa e aritmie cardiache
- dispepsia
- malattia da reflusso
- cardiopatia ischemica
- abuso di alcol, fumo o altre sostanze psicoattive
- gravidanza (non più di due tazzine al giorno)
- mastopatia fibrocistica
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