Il caffè verde è da molti indicato come una vera e propria panacea per vari disturbi. Dagli effetti dimagranti alla depurazione, si moltiplicano, sul web, gli articoli che descrivono i vantaggi dell'assunzione regolare di questo prodotto. Una serie di informazioni che hanno moltiplicato il consumo di questa bevanda, negli ultimi anni.
Caffè verde: le differenze rispetto al "classico"
La colorazione del caffè verde, al contrario di quanto si possa immaginare, non è il frutto di miscele di sostanze naturali, ma il caffè "crudo". Ebbene sì il caffè, prima di essere tostato, assume questa particolare colorazione. Il caffè verde è, quindi, nient'altro che i chicchi allo stato "naturale". Ed è proprio la colorazione a rappresentare l'elemento di maggiore discontinuità tra il caffè classico e quello verde, ma non il solo. La quantità di caffeina rappresenta un'altra significativa differenza con la miscela classica. In sostanza il caffè verde contiene una quantità notevolmente minore della sostanza ritenuta dannosa, in dosi massicce, alla nostra salute. La caffeina presente nel caffè verde, inoltre è legata all'acido clorogenico, una particolare sostanza antiossidante in grado di limitare i danni del tempo sul nostro corpo.
In sostanza, la caffeina nel caffè verde, non è immessa immediatamente in circolo, come nel caso del caffè normale, ma ha un rilascio graduale, dalla durata di diverse ore. Ma le differenze tra la normale tazza di caffè e il caffè verde non si fermano qui. I polifenoli presenti nei chicchi di colore verde sono molto più abbondanti con gli inevitabili benefici per il nostro corpo. Si tratta di sostanze che rimangono a lungo, proprio per la mancanza del processo di torrefazione che, altrimenti, li distruggerebbe in pochi istanti. Anche il livello di acidità nel caffè verde è notevolmente più basso grazie al differente valore di ph. Si tratta di un aspetto da non sottovalutare, per il minore impatto sulla salute dello stomaco.
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