giovedì 29 settembre 2016

Come fare un caffè napoletano?



Il caffè napoletano ha una storia molto lontana: i grani con i quali si produce la famosa bevanda sono i semi di una pianta esotica del genere Coffea, originaria dall’Etiopia. Sicuramente i pionieri del caffè furono gli arabi, mentre i primi ad introdurlo in Italia furono i commercianti veneziani del XVI secolo. 

Però a Napoli, il caffè non ebbe subito un gran successo: poichè i cittadini non gradivano questa bevanda scura e amara così proposta dalla scuola turca, e decisero di manipolarne la preparazione per avere un prodotto più adeguato alla propria cultura. Soltanto così, alla fine del ‘700, il caffè divenne parte integrante della vita quotidiana dei napoletani.

Come fare un caffè napoletano?


A Napoli il momento del caffè è un vero e proprio piacere, e diviene un rito che richiede attenzione ma soprattutto grande rispetto per i tempi che occorrono per la corretta preparazione. Il caffè napoletano, è un'energia tutta al naturale, da assaporarsi rigorosamente senza stress!


Il caffè napoletano



I segreti dei napoletani per fare il miglior caffè del mondo, innanzitutto bisogna scegliere, un buon caffè macinato per moka, un po’ più grosso rispetto a quello che occorre per l’espresso.

La moka va lavata soltanto con acqua. Se è nuova oppure inutilizzata, va rodata preparando due-tre caffè di prova.

L’acqua è di fondamentale importanza, infatti il suo livello nella caldaia, deve essere al punto giusto, ovvero deve essere appena visibile sulla superficie del filtro che viene inserito successivamente.

Infine per avere un risultato ottimale, è necessario un amore sconfinato per il caffè.


Preparazione


Si inizia dalla scelta della caffettiera: quella napoletana viene denominata “cuccumella”, e realizza un caffè dal gusto pieno. È composta da 5 elementi: il serbatoio dell’acqua e del caffè, il contenitore del caffè, il filtro per il caffè e infine il coperchio. E' semplice da usare: la cuccumella deve esser messa sul fornello e quando l’acqua bolle la si deve capovolgere, in maniera da consentire all’acqua di cadere sul caffè, così da assorbirne l’aroma e di esser filtrata mediante il filtro, per poter raccogliere il caffè nel serbatoio.

Per ottenere il miglior caffè possibile si parte dalla selezione di quest’ultimo: da comprare preferibilmente in chicchi in torrefazione, deve esser macinato pochi istanti prima di prepararlo per evitare che si disperde l'aroma. Per prima cosa occorre riempire il serbatoio dell’acqua sino qualche millimetro al di sotto del forellino del serbatoio stesso, poi si inserisce il contenitore del caffè riempiendolo con la polvere appena macinata, facendo attenzione a non pressare eccessivamente. In seguito si chiude il contenitore con il filtro e poi con il serbatoio della bevanda, che deve esser capovolto con il beccuccio orientato in basso.




 Successivamente posizionare la caffettiera sul fuoco. Nel momento in cui fuoriesce dal forellino del vapore oppure l’acqua è necessario capovolgere la caffettiera per consentire all’acqua bollente di cadere sul caffè in polvere.






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